Naufragio nello Jonio: «Almeno 50 dispersi, di questi 26 sono bambini». Un disastro
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Nave Dattilo recupera altri 10 corpi di migranti
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(MAR IONIO) – Ancora morti nel Mediterraneo. A darne l’allarme è la ong Resqship, sui suoi profili social. La nave Nadir è riuscita a portare in salvo da un barca 51 persone, ma per altre 10 i soccorsi sono arrivati troppo tardi: dieci morti sono stati trovati nello scafo di una barca in legno. «A bordo – spiega la ong Resqship – c’erano 61 migranti: 51 sono stati evacuati, due dei quali privi di sensi (il team della ong è intervenuto anche con un’ascia per rompere lo scafo ed entrare all’interno del barcone). Altri 10 sono stati trovati senza vita nel ponte inferiore della barca. Il salvataggio è arrivato troppo tardi» .
Una seconda operazione di soccorso è avvenuta al largo di Roccella Jonica a seguito del naufragio di una barca a vela con migranti a bordo,
partita presumibilmente dalla Turchia. Tra loro afghani, iraniani e curdi iracheni. Dodici persone, di cui una deceduta, sono arrivate nel porto calabrese dopo essere state soccorse in mare a circa 120 miglia dalle coste italiane dalla Guardia Costiera. Secondo le prime testimonianze delle persone salvate, circa 50 loro compagni di viaggio sono morti a causa del ribaltamento dell’imbarcazione su cui viaggiavano, 26 erano bambini.
L’attività è stata avviata a seguito di un «may-day» lanciato da un’unità da diporto francese, in navigazione al limite delle aree Sar di competenza della Grecia e dell’Italia che, dopo aver segnalato la presenza della barca semiaffondata, ha recuperato a bordo 12 migranti. Raccolto il mayday il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano della Guardia costiera di Roma, ha dirottato immediatamente sul posto due mercantili in navigazione nelle vicinanze, un velivolo Atc42 della Guardia costiera e le motovedette Cp305 e Cp326 di stanza in Calabria. Sul posto sono intervenuti anche assetti Frontex.
I 12 naufraghi, prima trasbordati dall’unità francese su un mercantile, sono stati recuperati a bordo della Cp305 che si è diretta verso il porto di Roccella Jonica. Qui i migranti sono stati sbarcati e affidati alle cure dei sanitari del 118. Uno dei migranti è deceduto subito dopo le operazioni di sbarco.
È arrivata nel pomeriggio di ieri al porto di Gioia Tauro (RC), la nave Dattilo della Guardia costiera, con a bordo 10 salme recuperate in mare. Si tratta di 2 uomini, 1 donna, 6 minori, 1 non noto, probabilmente vittime del naufragio di una barca a vela partita dalla Turchia, avvenuto al largo della costa Ionica della Calabria. Le salme permarranno al porto tirrenico per l’espletamento delle operazioni e degli accertamenti della polizia giudiziaria e scientifica. Al momento, secondo quanto riferito dalla Prefettura di Reggio Calabria, sono 31 i corpi di migranti recuperati. Tra i corpi trovati in mare ci sono anche quelli di 8 bambini, 4 maschi e 4 femmine, recuperati dalla Guardia costiera al largo della costa calabrese.
Nel mar Jonio, ieri, sono state localizzate e recuperate dalle navi Dattilo e Corsi della Guardia Costiera italiana altre 14 vittime del naufragio di migranti avvenuto a 120 miglia nautiche dalle coste calabresi.
Le ricerche in zona proseguono con i mezzi della Guardia costiera e di Frontex.
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