La 10ª Flottiglia MAS e la X Flottiglia MAS… della discordia
.
Brevemente. Giusto per fare un po di chiarezza, dopo le inutili polemiche di chi non conosce:
La Xª Flottiglia MAS, fu un’unità speciale della Regia Marina italiana, prima flottiglia MAS istituita, il cui nome è legato a numerose imprese belliche di assalto e incursione.
Nata nel 1939 come 1ª Flottiglia M.A.S., era una delle tre flottiglie MAS della Regia Marina allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Non sempre le imprese dell’unità furono coronate dal successo e comportarono perdite tra gli equipaggi, come nel caso del fallito attacco a Malta del luglio 1941, ma in altri si giunse a successi come quello della Baia di Suda (25-26 marzo 1941) o dell’impresa di Alessandria del 19 dicembre 1941, che privò per un lungo periodo la Royal Navy delle sue navi da battaglia nel Mediterraneo.
Complessivamente furono affondate o rese inutilizzabili, da un gruppo di poche centinaia di incursori, oltre 200 mila tonnellate di navi avversarie, delle quali oltre 72 mila tonnellate costituite da naviglio da guerra, ovvero il 38% dell’intera azione compiuta dalla Marina Militare.
Con l’armistizio di Cassibile, la flottiglia, sotto il comando di Junio Valerio Borghese, rimase in gran parte bloccata a La Spezia dove si riorganizzò in corpo franco poi entrato nella Marina Nazionale Repubblicana.
Tale reparto operante agli ordini della Repubblica Sociale Italiana non è riconosciuto dallo Stato italiano come successore legittimo della 10ª MAS regia.
Gli elementi rimasti al sud, assieme a numerosi prigionieri rilasciati dai campi di prigionia alleati, riorganizzarono l’unità con il nuovo nome di “Mariassalto“: tale unità della Regia Marina, di base a Taranto, comandata dal capitano di fregata Ernesto Forza, continuò le attività belliche agli ordini degli Alleati.
Nel 1954 il gruppo fu ricostituito nei quadri della Marina Militare, con il nome di Comsubin (Comando Subacquei ed Incursori).
____________________________
Cosa è accaduto dopo l’armistizio…
Nella confusione e nello sbandamento delle forze armate causato dalle circostanze dell’armistizio dell’8 settembre, la 10ª Flottiglia MAS – (Motobarca Armata Silurante – già denominata: Motobarca Armata SVAN nella prima guerra mondiale) – a differenza di quasi tutti i reparti delle Regie forze armate non si sbandò.
- La 10ª Flottiglia MAS rimasta a sud, costituì una unità denominata Mariassalto che partecipò nel 1944 e nel 1945 ad alcune azioni, al fianco di omologhe unità britanniche, per mantenere aperto il Porto della Spezia, contro il tentativo dei tedeschi di affondare delle navi alla sua entrata. Alla prima di queste azioni prese parte Luigi Durand de la Penne una volta rimpatriato dalla prigionia.
- Al nord, immediatamente dopo l’armistizio dell’8 settembre, molti fucilieri di marina della X Flottiglia Mas tornarono a casa o si rifugiarono sulle colline in attesa degli eventi, mentre il comando di stanza nella caserma di La Spezia non si sbandò e messo in allarme, attese ordini disciplinatamente evitando però di distruggere i piccoli mezzi navali all’ancora fuori della caserma di cui parte poi cadde momentaneamente in mani tedesche. La sera stessa Junio Valerio Borgheseraggiunse l’ammiraglio Aimone d’Aosta e inutilmente cercarono insieme di contattare Roma per avere conferma dell’armistizio e ricevere ordini.
La 10ª MAS, continuando a rimanere priva di ordini, mantenne l’attività nella caserma immutata e per tutto il tempo la bandiera italiana rimase sul pennone. Junio Valerio Borghese, inoltre, dispose di aprire il fuoco contro chiunque avesse tentato di attaccare la caserma riuscendo a respingere alcuni tentativi tedeschi di disarmare i fucilieri.
Il 9 settembre gli ufficiali si riunirono per decidere la strada da intraprendere e Junio Valerio Borghese ribadì la sua intenzione di continuare la guerra contro gli angloamericani, scegliendo l’alleanza con la Germania.
L’11 settembre radunò i marinai di stanza a La Spezia spiegando loro la situazione e dando il permesso di congedarsi a coloro che non se la fossero sentita di continuare la guerra.
La maggioranza degli assaltatori si congedò.
Egli avrebbe poi spiegato tale azione dicendo di avere fatto questo «per riscattare l’onore militare dell’Italia, riconquistare la stima della Germania e ricondurre le due nazioni sul piano dell’alleanza» – (secondo le sue stesse parole tratte da una intervista concessa nel dopoguerra al giornalista e storico Ruggero Zangrandi).
La Decima assunse, almeno ufficialmente, un atteggiamento del tutto apolitico ed apartitico, tanto che per essere inquadrati nei marò della X MAS occorreva non essere iscritti ad alcun partito politico.
Borghese strinse dunque il 12 settembre, direttamente con il Capitano di vascello Berninghaus della Marina da guerra germanica, la Kriegsmarine, una singolare alleanza che permetteva la continuazione dell’attività della 10ª con il Terzo Reich, mutando denominazione in numeri romani (X MAS) conservando la bandiera (a cui era stato tolto l’emblema dei Savoia) e le divise italiane, seppur sotto il controllo operativo tedesco… (ma non è quest’ultima l’autentica X Mas della Regia Marina…)
.
.
.
Ottima iniziativa quella di chiarire la questione X’ MAS. Complimenti !