25 Aprile. “I Partigiani maddalenini” contestano la segnalazione sulla mancata partecipazioni delle Associazioni d’Arma a La Maddalena
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Cari Partigiani… avete preso un abbaglio…
Carissima Presidente ANPI di La Maddalena Anna Rosa Perrone, dico subito che la Tua traduzione, nel polemizzare il mio comunicato, circa l’ipotetico tentativo “di delegittimare la presenza dell’ANPI alle celebrazioni del 25 Aprile u.s.”, è infondata, del tutto fantasiosa e pretestuosa: io non ho mai asserito ciò!
La mia segnalazione pubblica riguardava semplicemente, (rilevando ed evidenziando peraltro la buona fede di chi di dovere… e non ho mai indicato il Sindaco di questa Città), il mancato invito alle suddette celebrazione delle Associazioni d’Arma locali, “i cui rappresentanti sentivano di partecipare a pieno titolo per quei tristi e dolorosi momenti di Libertà della nostra Storia maddalenina…”
E questo è il mio dato di fatto.
Quindi, aver puntualizzato che “non risulta agli atti di questa Battaglia di Liberazione, (riferita alla Battaglia di La Maddalena) – la partecipazione di Partigiani, peraltro inesistenti in Sardegna”… E’ un altro dato di Fatto!
Per quanto riguarda poi il resto delle Tue “puntualizzazioni sulla storia partigiana in genere…“, ritengo che queste facciano parte della storia nota a tutti, e – preciso – non è certamente oggetto della mia (c.d.) contestazione.
Aggiungo perciò al Tuo racconto, (sempre come ci dice la storia) – che nelle “zone dell’Italia libera”, soprattutto come la Sardegna, la Puglia e la Calabria, nel corso della guerra di liberazione italiana, venne attuata una opposizione armata da parte dei reparti militari organizzati che confluirono poi nell’Esercito Cobelligerante Italiano – (ed Evidenzio: composto esclusivamente dai reparti del Regio Esercito Combattenti, a fianco delle forze alleate angloamericane) – che peraltro coincise in buona parte con la Campagna d’Italia Alleata – (…quindi, compresi i Partigiani del Centro Nord Italia), dove parteciparono alla Guerra di Liberazione Italiana, assieme alla Regia Marina e ai reparti della Regia Aeronautica, che erano riusciti – in gran numero – a raggiungere le zone controllate dagli Alleati, per resistere ai nazi-fascisti, con la notevole perdita di molti giovani militari italiani. Infatti, dopo l’8 settembre 1943, il collasso delle unità dell’Esercito, causò circa 800.000 militari prigionieri, mentre oltre 600.000 soldati – (con marinai, avieri e carabinieri), si erano uniti alla resistenza per la conquista della libertà.
E concludo dicendo: devi sapere che l’80% dei Partigiani italiani, che presero parte della Resistenza attiva, erano tutti appartenenti alle Forze Armate Italiane.
(Alberto TINTERI – A.N.M.I. La Maddalena)
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